Continuiamo dunque con queste amene carrellate di persone conosciute, piú o meno bene, qui a Lisbona, affrontando il capitolo forse importante tanto quanto quello dei coinquilini, che in ogni caso necessiterá di un'aggiuntina, ovvero trattiamo un attimo delle nuove conoscenze universitarie createsi in questi giorni di inizio dei corsi. Partiró da questa premessa: la mia situazione in universitá é molto poco definita, visto che io appartengo al Mestrado, o Master, o Specialistica, ma date le incombenze del piano di studi di Torino, sono anche una "matricolina", insomma, di tutti gli esami che dovrei fare, molti sono della Licenciatura e soprattutto sono tutti ripartiti in almeno 4 dipartimenti (Storia, Archeologia, Studi Classici, Storia dell'Arte); alla fine del discorso, tutto questo per dire che le conoscenze di portogofoni che faró purtroppo saranno troppo discontinue per essere approfondite, e che dovró far leva soprattutto sugli erasmus, ma anche qui con la discriminante che molti a febbraio taglieranno la corda, e quindi per la seconda volta nella vacanza-studio-lavoro mi troveró a ricominciare tutto da zero o quasi, con le feste Erasmus del catzo, col buon Igor - a quel punto giá parleremo delle Lusiadi con piglio accademico - e la sua banda, insomma, il risultato di questo sará piú conoscenze e meno profonditá. Ma lasciamo perdere le supposizioni e andiamo al nocciolo del discorso.
Il giorno della presentazione farlocca agli erasmus, ci fu consegnato un foglio con l'elenco di tutti gli Erasmus presenti all'Universitá di Lisbona: devo dire non molti, in totale, ovviamente grandissima maggioranza di SPAGERITA. Adunque mi sono lanciato dopo la prima indagine quantitativa-nazionale ad una qualitativa-scolastica. Con altrettanto stupore, gli studentelli di storia sono veramente in 4 circa. Il che ha soprattutto un'immediata conseguenza: l'Erasmus me lo cuzzo da solo. Inoltre, dopo aver posto a sistema le due indagini statistiche, deduco che il numero di italioti afferente a storia e in generale a Lettere é molto risicato, quindi meno iterasmus sul groppone. Ed effettivamente é stato cosí, tant'é che il mio giro di conoscenze accademiche é veramente cosmopolitaine. Essenzialmente il grosso degli erasmiani a me piú o meno afferenti li ho conosciuti a lezione di História do Brasil, manco a dirlo il corso piú gettonato per gli Erasmus che guardano con un occhio al Portogallo e strizzano l'altro a Rio de Janeiro. Ecco la breve consueta rassegna.
Fernando, catalano, uno che probabilmente non ci sta con la testa. La cosa interessante é che non sono, per una volta, io a parlare male degli spaniardi. Svampito, mediamente zozzo, lugnhi capelli biondo-castano chiaro, persona poco curata. É simpatico, senza dubbio, ma la cosa per cui mi sta a cuore é che non capisce niente di portoghese, quindi lo prendo in giro tantissimo e lui ride come un pirla. Una scimmia.
Melaine. Il serio francofono. Bretone, capello a scodella, alto, mediamente serioso, completamente calato nel suo ruolo di studente in trasferta e desideroso di fare le cose al meglio, lo si vede vagare tutti i giorni tutto il giorno con una cartella piena di fogli con orari e corsi. Mi é molto simpatico, si parla in portoghese del piú o del meno, ma soprattutto dei corsi universitari. Secondo me esagera un po', ha frequentato la prima lezione di un centinaio di corsi, e pare che nessuno sia di suo gradimento reale; tant'é che alla domanda ma quanti corsi stai seguendo ora con certezza la risposta laconica fu boh, forse 2 ma vediamo. Un maniaco perfezionista.
Lionel, altro francofono ma di taglio differente rispetto al primo. Molto piú gioviale, ma altresí letterato e interessato allo studio, ci siamo giá trovati sul discorso brincadeiras, forse un po' troppo "secchione" verso le attivitá culturali che gravitano a Lisbona, o al cinema, o soprattutto alla letteratura. Ama tantissimo Pessoa, cita poesia piú o meno a memoria, insomma, ci sa proprio fare. Al massimo esagera un po' sugli usi e costumi della sua cittá natale, La Rochelle. Ivi lascia una ragazza e mezza famiglia, quindi non rientra nel mio gruppo spam chiamato "concorrência".
Till. Der fuchs ist schlau. Un tipo divertentissimo. Ma, al mio amato pubblico femminile interesserá sicuramente di piú, un verdadeiro figo. E per questo lo invidio non poco. Alto, biondo, carnagione chiara nella migliore tradizione teutofona, occhi chiari, fisico strong, amante degli sport ma anche della cultura. Abbiamo passato abbastanza tempo assieme e ci siamo divertiti, nonostante ami particolarmente la Spagna ci troviamo molto spesso d'accordo, soprattutto per quanto riguarda le intenzioni Erasmus: io non sopporto gli italiani, lui i tedeschi. Cerca di parlare in portoghese, anche sperimentando nuove frontiere grammaticali, come il congiuntivo futuro o l'infinitivo pessoal, tanto quanto me. Insomma, tanto lui quanto me cerchiamo di dare un senso un attimo differente al concetto canonico - diciamo l'accezione piú italiana del termine - di ERASMUS. Solo che io e lui abbiamo una differenze importante. Lui ha una tipa - mi spiace popolo femminile di Rui Chicara - che fa l'Erasmus a Granada, quindi si vive bel bello a cuor leggero la sua esistenza portoghese. C'é figa? Cazzocene. C'é alcool? Cazzocene. C'é droga? Cazzocene. Cazzocene cazzocene, lime açucar e pleistocene. Deve essere effettivamente entusiasmante viversela cosí. Io mi arrabatto per un lembo di rapariga e lui si gode la vita. Ma non per questo le nostre intenzioni sono divergenti. Insomma, sicuro con lui per i prossimi tempi mi diverto molto, e poi spero sempre una cosa. Che il suo charme teutofono attiri tante zie, che passino alla soluzione di ripiego (Tazza) al momento della sconvolgente news che é un ragazzo fedele e forbito. Parteggia per la Die Linke.
Lise Goossens da Gent, Belgio fiammingo. Alta piú o meno quanto me, occhi azzurri molto espressivi, sorriso ampio e sincero. Potrei attivare il momento poesia qua ma mi riserbo la possibilitá di fare ció in futuro. Timidina, carina, interessante, archeologa. Ha tastato tante lezioni per poi non riscontrare granché di interessante. Al che le ho suggerito di testare anche arqueologia da antiguidade tardia, corso che avrebbe svolto mecum. Un dí per caso in universitá, stavo andando proprio a lezione di Arqueologia, quando la incrocio nell'atrio principale. Mi chiede se sto andando a quella lezione. Sí, e ti riinvito tesoro, dai che magari ti piace. Lezione assieme, c'é complicitá, eu gosto muito tudo isso. Decide che il corso le piace, e che lo faremo assieme. Inoltre c'é da organizzare dei gruppi per fare un lavoro di presentação sui capitoli di un libro che servirá per il corso. Saremo assieme anche lí, con altri 4 portoghesi. Gosto muitissimo tutto questo. In lei ripongo le speranze per i prossimi giorni. E spero di poter usare una volta tanto la poesia per qualche motivazione piú sostanziosa. E di inaugurare un nuovo special chapter a base di grandi e succosi Limões(TM)!!!
Il giorno della presentazione farlocca agli erasmus, ci fu consegnato un foglio con l'elenco di tutti gli Erasmus presenti all'Universitá di Lisbona: devo dire non molti, in totale, ovviamente grandissima maggioranza di SPAGERITA. Adunque mi sono lanciato dopo la prima indagine quantitativa-nazionale ad una qualitativa-scolastica. Con altrettanto stupore, gli studentelli di storia sono veramente in 4 circa. Il che ha soprattutto un'immediata conseguenza: l'Erasmus me lo cuzzo da solo. Inoltre, dopo aver posto a sistema le due indagini statistiche, deduco che il numero di italioti afferente a storia e in generale a Lettere é molto risicato, quindi meno iterasmus sul groppone. Ed effettivamente é stato cosí, tant'é che il mio giro di conoscenze accademiche é veramente cosmopolitaine. Essenzialmente il grosso degli erasmiani a me piú o meno afferenti li ho conosciuti a lezione di História do Brasil, manco a dirlo il corso piú gettonato per gli Erasmus che guardano con un occhio al Portogallo e strizzano l'altro a Rio de Janeiro. Ecco la breve consueta rassegna.
Fernando, catalano, uno che probabilmente non ci sta con la testa. La cosa interessante é che non sono, per una volta, io a parlare male degli spaniardi. Svampito, mediamente zozzo, lugnhi capelli biondo-castano chiaro, persona poco curata. É simpatico, senza dubbio, ma la cosa per cui mi sta a cuore é che non capisce niente di portoghese, quindi lo prendo in giro tantissimo e lui ride come un pirla. Una scimmia.
Melaine. Il serio francofono. Bretone, capello a scodella, alto, mediamente serioso, completamente calato nel suo ruolo di studente in trasferta e desideroso di fare le cose al meglio, lo si vede vagare tutti i giorni tutto il giorno con una cartella piena di fogli con orari e corsi. Mi é molto simpatico, si parla in portoghese del piú o del meno, ma soprattutto dei corsi universitari. Secondo me esagera un po', ha frequentato la prima lezione di un centinaio di corsi, e pare che nessuno sia di suo gradimento reale; tant'é che alla domanda ma quanti corsi stai seguendo ora con certezza la risposta laconica fu boh, forse 2 ma vediamo. Un maniaco perfezionista.
Lionel, altro francofono ma di taglio differente rispetto al primo. Molto piú gioviale, ma altresí letterato e interessato allo studio, ci siamo giá trovati sul discorso brincadeiras, forse un po' troppo "secchione" verso le attivitá culturali che gravitano a Lisbona, o al cinema, o soprattutto alla letteratura. Ama tantissimo Pessoa, cita poesia piú o meno a memoria, insomma, ci sa proprio fare. Al massimo esagera un po' sugli usi e costumi della sua cittá natale, La Rochelle. Ivi lascia una ragazza e mezza famiglia, quindi non rientra nel mio gruppo spam chiamato "concorrência".
Till. Der fuchs ist schlau. Un tipo divertentissimo. Ma, al mio amato pubblico femminile interesserá sicuramente di piú, un verdadeiro figo. E per questo lo invidio non poco. Alto, biondo, carnagione chiara nella migliore tradizione teutofona, occhi chiari, fisico strong, amante degli sport ma anche della cultura. Abbiamo passato abbastanza tempo assieme e ci siamo divertiti, nonostante ami particolarmente la Spagna ci troviamo molto spesso d'accordo, soprattutto per quanto riguarda le intenzioni Erasmus: io non sopporto gli italiani, lui i tedeschi. Cerca di parlare in portoghese, anche sperimentando nuove frontiere grammaticali, come il congiuntivo futuro o l'infinitivo pessoal, tanto quanto me. Insomma, tanto lui quanto me cerchiamo di dare un senso un attimo differente al concetto canonico - diciamo l'accezione piú italiana del termine - di ERASMUS. Solo che io e lui abbiamo una differenze importante. Lui ha una tipa - mi spiace popolo femminile di Rui Chicara - che fa l'Erasmus a Granada, quindi si vive bel bello a cuor leggero la sua esistenza portoghese. C'é figa? Cazzocene. C'é alcool? Cazzocene. C'é droga? Cazzocene. Cazzocene cazzocene, lime açucar e pleistocene. Deve essere effettivamente entusiasmante viversela cosí. Io mi arrabatto per un lembo di rapariga e lui si gode la vita. Ma non per questo le nostre intenzioni sono divergenti. Insomma, sicuro con lui per i prossimi tempi mi diverto molto, e poi spero sempre una cosa. Che il suo charme teutofono attiri tante zie, che passino alla soluzione di ripiego (Tazza) al momento della sconvolgente news che é un ragazzo fedele e forbito. Parteggia per la Die Linke.
Lise Goossens da Gent, Belgio fiammingo. Alta piú o meno quanto me, occhi azzurri molto espressivi, sorriso ampio e sincero. Potrei attivare il momento poesia qua ma mi riserbo la possibilitá di fare ció in futuro. Timidina, carina, interessante, archeologa. Ha tastato tante lezioni per poi non riscontrare granché di interessante. Al che le ho suggerito di testare anche arqueologia da antiguidade tardia, corso che avrebbe svolto mecum. Un dí per caso in universitá, stavo andando proprio a lezione di Arqueologia, quando la incrocio nell'atrio principale. Mi chiede se sto andando a quella lezione. Sí, e ti riinvito tesoro, dai che magari ti piace. Lezione assieme, c'é complicitá, eu gosto muito tudo isso. Decide che il corso le piace, e che lo faremo assieme. Inoltre c'é da organizzare dei gruppi per fare un lavoro di presentação sui capitoli di un libro che servirá per il corso. Saremo assieme anche lí, con altri 4 portoghesi. Gosto muitissimo tutto questo. In lei ripongo le speranze per i prossimi giorni. E spero di poter usare una volta tanto la poesia per qualche motivazione piú sostanziosa. E di inaugurare un nuovo special chapter a base di grandi e succosi Limões(TM)!!!
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