Ed eccomi che sulle note del "Nessun Dorma", che tanto mi ricorda che le capacitá vocali del buon Mente, mi appresto ad affrontare la fatica letteraria del secondo Special Chapter di questo blog. So che molti si aspettano di vedere uno special chapter dedicata alla mia prima conquista portoghese, ma d'altra parte essa, coi carrarmatini e lanci di tre dadi a botta, con feste e musiche, a tutt'ora latita, ma sará solo questione di tempo ne sono sicuro, allora mi dedico alla descrizione di um verdadeiro amigo. Qualche malelingua italiota potrebbe dire che questa é la confessione finale di una vita a cavallo tra l'autoerotismo e l'omosessualitá, ma in realtá mi spiace che questa malelingua falador do caralho si sia sbagliata per l'ennesima volta, perché si tratta solo di un caro amico che si merita decisamente uma dedicação tutta per lui. E adunque falamos sobre o Igor, il portoghese piú estranho que nunca conheci.
Allora, il nome completo innanzitutto, dato che é cifra della cultura del luogo: Igor Gonçalo Grave Abraços Furão. Nome chiaro e palese. In italiano verrebbe: Igor Gonzalo Pericoloso Abbracci Furetto. Un nome un programma. O come diceva la mia prof delle medie, un nome una marca una garanzia.
Allora, costui comparve alla mia festa di compleanno, addí 13 agosto, passata a Lisbona a fare una supergrigliata internazionale. Era l'unico portoghese, quindi rigidissima minoranza. Tratto alla festa da Miriam Tappe detta Caramellina dalla Germania Occidentale, la ragazza piú buona che c'é. Le origini della loro conoscenza sono ai piú misconosciute, ma tant'é, inutile indagare a ritroso piú di tanto. Sta di fatto che conosciuto lí, ci siamo rivisti qualche sera dopo al Bairro, abbiamo cominciato a conversare in portoghese - cosa veramente improbabile se ci penso dato che stavo studiando portoghese solo da 2 settimane, e da lí abbiamo iniziato a vederci, sempre attraverso la caramellina, la sera al Bairro eccetera.
Cosa si puó dire su questa conoscenza, sará che entre desfortunatos do caralho, ou adeptos da cultura, ou apaixonados de mamas, ci si trova sempre, da lí a poco abbiamo iniziato a prenderci per i fondelli, grandi brincadeiras, e poco alla volta siamo diventati grandi amici. Vediamo di descriverlo con un po' di criterio. Altezza portoghese, quindi circa 1.70 m, fisico regolare, capello scuro, occhio scuro, carnagione scura. Un italiano, uno spagnolo, un portoghese, un francese del sud, meglio di tutti potrebbe parere un verdadeiro sardo, forse un po' troppo alto. Ha origini alentejane, praticamente il posto in portogallo sponsor tecnico ufficiale per le barzellette, come per noi italiani le caserme dei carabinieri o Napoli. E se uno svizzero ti dice "Italiani pizza, spaghetti mandolino mamma", mamma lo sai che c'é, é arrivato il merendero. Nota di folklore degli alentejani: parlano lentamente. Aggiungi che il soggetto in questione parla italiano, e lo parla meglio che molti italiani che ho conosciuto, e quando sono sbronzo anche meglio di me, che notoriamente pratico una ricerca lessicale costantemente come l'autoerotismo, il risultato che si ottiene é praticamente il sogno di ogni italiano che va a Lisbona in Erasmus con il verdadeiro desejo de aprender o português: una persona che puó comunicare senza problemi in italiano e soprattutto sa rispondere a criterio circa domande sulla lingua portoghese, la sua pronuncia corretta, come ampliare il vocabolario eccetera. Se io adesso, a due mesi dal mio arrivo qui a Lisboa, sto parlando abbastanza bene il portoghese, é grazie molto a lui (e un po' a Dona Professora Luisa Coelho).
Il carattere di Igor? Igor é buono. É la bontá in ogni sua forma ed estensione. Igor ti viene a prendere. Igor ti riporta a casa la sera. Igor ha piacere nell'offrirti un drinkino. Igor si lascia prendere in giro. Igor ama le brincadeiras. Igor ha sempre il sorriso stampato in faccia. Se hai il broncio, Igor viene a chiederti che cos'hai e se puó fare qualcosa per te. Se devi prendere l'aereo, Igor ti porta in aereoporto e ti aiuta a portare le valigie. Se devi fare una telefonata in portoghese, Igor parla per te. Se hai un problema e Igor puó risolverlo, Igor lo risolve. E piú di ogni altro, Igor non ti chiede indietro niente. Se al Bairro ti dice che non ha piú voglia di bere, é perché non ha soldi probabilmente e non vuole chiederti un drink. Igor segna tutte le bebidas che gli offri, e che ti piaccia o meno ti torneranno indietro con gli interessi. Ho lottato duramente per ottenere per la sua macchina 15 euro di benzina, ma quasi stavamo a piedi e lui non voleva farsi mandare della broda. Con Igor puoi parlare di tutto e sei sempre il benvenuto, ma non devi toccare il suo nervo scoperto, le tipe. Ma lui é riuscito a rimanere amico della sua ex storica nonostante questo gli procuri disappunto quando non dolore. Io con le mie ex non mi ci vedo piú - non che fossero frotte - e deo gratia che con la Spadinigirlz mi ci vedo ancora nonostante avessimo litigato abbelva. Ma tant'é, non divaghiamo. Igor ha ospitato a casa una mia conoscente - tale Cristina, conosciuta in Internet perché entrambi di UniTo ed entrambi diretti a Lisboa per Erasmus - quando neanche la conosceva, e io l'avevo solo conosciuta da due ore. Igor si fida. Igor ama la musica, ma quella seria: lui ascolta il metal e la classica, e la cosa mi garba in un mondo dominato dai paffuti discotecari delle Azzorre. E Igor suona la chitarra elettrica, che ha amorevolmente chiamato Kelly.
Insomma, Igor é Igor. Da noi in Italia si direbbe che é uno sfigatone del catzo. E forse é vero. Ma non me ne frega niente. Io sono come lui, anzi, peggio di lui. Quelli che dicono che sono fighi, che ci stanno dentro, che spaccano, vadano a farsi fregare. Io ho trovato una persona con un cuore d'oro, e mi ci sono affezionato. É il miglior amico che mai avrei potuto incontrare qua, sicuramente. E che sia un figo o uno sfigatone, non me ne frega niente. Perché? Perché Igor é Igor, e se ho proprio bisogno, Igor mi aiuta.
Allora, il nome completo innanzitutto, dato che é cifra della cultura del luogo: Igor Gonçalo Grave Abraços Furão. Nome chiaro e palese. In italiano verrebbe: Igor Gonzalo Pericoloso Abbracci Furetto. Un nome un programma. O come diceva la mia prof delle medie, un nome una marca una garanzia.Allora, costui comparve alla mia festa di compleanno, addí 13 agosto, passata a Lisbona a fare una supergrigliata internazionale. Era l'unico portoghese, quindi rigidissima minoranza. Tratto alla festa da Miriam Tappe detta Caramellina dalla Germania Occidentale, la ragazza piú buona che c'é. Le origini della loro conoscenza sono ai piú misconosciute, ma tant'é, inutile indagare a ritroso piú di tanto. Sta di fatto che conosciuto lí, ci siamo rivisti qualche sera dopo al Bairro, abbiamo cominciato a conversare in portoghese - cosa veramente improbabile se ci penso dato che stavo studiando portoghese solo da 2 settimane, e da lí abbiamo iniziato a vederci, sempre attraverso la caramellina, la sera al Bairro eccetera.
Cosa si puó dire su questa conoscenza, sará che entre desfortunatos do caralho, ou adeptos da cultura, ou apaixonados de mamas, ci si trova sempre, da lí a poco abbiamo iniziato a prenderci per i fondelli, grandi brincadeiras, e poco alla volta siamo diventati grandi amici. Vediamo di descriverlo con un po' di criterio. Altezza portoghese, quindi circa 1.70 m, fisico regolare, capello scuro, occhio scuro, carnagione scura. Un italiano, uno spagnolo, un portoghese, un francese del sud, meglio di tutti potrebbe parere un verdadeiro sardo, forse un po' troppo alto. Ha origini alentejane, praticamente il posto in portogallo sponsor tecnico ufficiale per le barzellette, come per noi italiani le caserme dei carabinieri o Napoli. E se uno svizzero ti dice "Italiani pizza, spaghetti mandolino mamma", mamma lo sai che c'é, é arrivato il merendero. Nota di folklore degli alentejani: parlano lentamente. Aggiungi che il soggetto in questione parla italiano, e lo parla meglio che molti italiani che ho conosciuto, e quando sono sbronzo anche meglio di me, che notoriamente pratico una ricerca lessicale costantemente come l'autoerotismo, il risultato che si ottiene é praticamente il sogno di ogni italiano che va a Lisbona in Erasmus con il verdadeiro desejo de aprender o português: una persona che puó comunicare senza problemi in italiano e soprattutto sa rispondere a criterio circa domande sulla lingua portoghese, la sua pronuncia corretta, come ampliare il vocabolario eccetera. Se io adesso, a due mesi dal mio arrivo qui a Lisboa, sto parlando abbastanza bene il portoghese, é grazie molto a lui (e un po' a Dona Professora Luisa Coelho).
Il carattere di Igor? Igor é buono. É la bontá in ogni sua forma ed estensione. Igor ti viene a prendere. Igor ti riporta a casa la sera. Igor ha piacere nell'offrirti un drinkino. Igor si lascia prendere in giro. Igor ama le brincadeiras. Igor ha sempre il sorriso stampato in faccia. Se hai il broncio, Igor viene a chiederti che cos'hai e se puó fare qualcosa per te. Se devi prendere l'aereo, Igor ti porta in aereoporto e ti aiuta a portare le valigie. Se devi fare una telefonata in portoghese, Igor parla per te. Se hai un problema e Igor puó risolverlo, Igor lo risolve. E piú di ogni altro, Igor non ti chiede indietro niente. Se al Bairro ti dice che non ha piú voglia di bere, é perché non ha soldi probabilmente e non vuole chiederti un drink. Igor segna tutte le bebidas che gli offri, e che ti piaccia o meno ti torneranno indietro con gli interessi. Ho lottato duramente per ottenere per la sua macchina 15 euro di benzina, ma quasi stavamo a piedi e lui non voleva farsi mandare della broda. Con Igor puoi parlare di tutto e sei sempre il benvenuto, ma non devi toccare il suo nervo scoperto, le tipe. Ma lui é riuscito a rimanere amico della sua ex storica nonostante questo gli procuri disappunto quando non dolore. Io con le mie ex non mi ci vedo piú - non che fossero frotte - e deo gratia che con la Spadinigirlz mi ci vedo ancora nonostante avessimo litigato abbelva. Ma tant'é, non divaghiamo. Igor ha ospitato a casa una mia conoscente - tale Cristina, conosciuta in Internet perché entrambi di UniTo ed entrambi diretti a Lisboa per Erasmus - quando neanche la conosceva, e io l'avevo solo conosciuta da due ore. Igor si fida. Igor ama la musica, ma quella seria: lui ascolta il metal e la classica, e la cosa mi garba in un mondo dominato dai paffuti discotecari delle Azzorre. E Igor suona la chitarra elettrica, che ha amorevolmente chiamato Kelly.
Insomma, Igor é Igor. Da noi in Italia si direbbe che é uno sfigatone del catzo. E forse é vero. Ma non me ne frega niente. Io sono come lui, anzi, peggio di lui. Quelli che dicono che sono fighi, che ci stanno dentro, che spaccano, vadano a farsi fregare. Io ho trovato una persona con un cuore d'oro, e mi ci sono affezionato. É il miglior amico che mai avrei potuto incontrare qua, sicuramente. E che sia un figo o uno sfigatone, non me ne frega niente. Perché? Perché Igor é Igor, e se ho proprio bisogno, Igor mi aiuta.
3 commenti:
Fai venire voglia di avere un Igor.. ;P
Há um Igor entre cada um de nos, só que o meu Igor é vivo, fala, bate-me e pensa.
C'é un Igor in ognuno di noi, solo che il mio Igor é vivo, parla, mi picchia e pensa.
(la doppia scrittura é per fare una sorta di stele di rosetta italo-portoghese... direi che quantomeno é nascosta bene :D)
Devi aggiornare più spesso il blog, Tazza, se no mi inculo il tuo gatto!!!
Spazza
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