martedì 2 settembre 2008

Capitolo 16, ovvero O FIM APROXIMA-SE PARTE 2: O SEGUNDO DIA DO EXAME.

Dopo una notte tranquilla e riposante passata a casa, mi sveglio di buona lena per andare ad affrontare i risultati del test del giorno prima e per affrontare gli scritti del DEPLE. Arrivo in classe bello come il sole solo per scoprire che eravamo in 4. Due terzi della classe erano spariti. La prof era sconsolata, e le uscí solo un mezzo sorriso quando disse che era evidente che fossero gli ultimi giorni della classe, perché la popolazione non ce la faceva piú. Certo, anche lei ha messo del suo, perché tonica e severa ci ha messo a fare alcune revisões, esercizi in libertá per prepararci meglio al grande pomeriggio del DEPLE. Adunque, poco alla volta tutti i compari rimasti arrivano, in grosso ritardo ma ci sono, e arriva il grande momento dei risultati.
Valentino... 15. Bom. Bravo.
Umberto... Umberto... questo é il momento della veritá per il vecio, un mês di rapporti scornanti con la dona professora stanno per emergere con durezza. Il giorno prima in realtá lei gli aveva fatto un discorso molto buono e melenso, con tanti complimenti eccetera per i miglioramenti che il vecio aveva avuto negli ultimi giorni, tali per cui era riuscito a superare di giustezza la sua pronuncia spagnolistica e la sua lingua tutta personale, fatta di palavras em libertade spagnole, italiane e portoghesi; certo che quel momento di distensione non era in grado di riappianare un corso intero, e la prof non poteva tenere in conto i problemi col vecio... io speravo almeno in un "Bom", dai vecio, dai, e alla fine... 15! Ottimo! Distensione, felicitá galoppante. Mancava solo l'applauso.
Maribel... 15. Bom. Sconta la pessima pessima pronuncia e la tendenza a parlare spagnolo. Una volta di piú lo spagnolo si manifesta come ostacolo all'apprendimento del portoghese, e in generale all'apprendimento e alla felicitá, quindi si puó facilmente desumere che sarebbe meglio se Espanha, espanhois e espanhol si estinguessero. Mi reputo in tal senso fortunato, vade retro Castilla y Leon.
Megümi... altro elemento rischio. Grammatica perfetta ma scarsissima capacitá di parola e comunicazione e comprensione. Rischia grosso... ma invece ottiene anche lei 15. Azz, quattro 15 vuol dire che abbiamo proprio fatto il compito in 9...
Ughetta, 16. Sarei proprio curioso di sapere che cosa ha fatto di piú di altri, anche se in realtá aveva alle spalle alcuni mesi di studio di portoghese a Roma.
Sonja, 14. Leggi commento di ughetta e ponilo al contrario. Quando sente il risultato non ci crede e fa la faccia di Hitler quando gli dicono che i bottoni che usa sulle mappe non sono armate vere.
Isabel... 17. Ed é arrivato un bel "muito bom". Complimenti a Isabel, brava, capace, e fighissima. 8, da sposare.
Stefáno, come vengo chiamato qui in portogallo. Scena western. Silêncio. Guardo negli occhi la professora. Una balla di fieno taglia la linea elettrica che incorre tra i miei occhi e quelli di dona professora, begli occhiotti cicciotti.

Il risultato...

17. Muito Bom. La professora storce un sorrisetto. É contenta. Io sono felicissimo. Il migliore, in classe, con la Isa. Siamo fatti l'uno per l'altro, e l'unione verrá suggellata da dona professora. Ora siamo pronti per la conquista del mondo. Inizio la danza della vittoria, che é molto simile alla danza della polenta taragna, che é molto simile alla danza del coguaro ubriaco das Minas Gerais. Tutti in piedi per l'inno nazionale.

La prof ci fa passare poi un foglio di carta adesiva tipo post it dove dobbiamo scrivere il nostro indirizzo di casa per ricevere la certificazione della frequenza al corso e il risultato. Mi tolgo la soddisfazione di un'ultima brincadeira, e scrivo il mio indirizzo piú notorio: via feltre, davanti all'esselunga. E' un modo per onorare tutti gli amici che mi hanno inviato cartoline con questa intestazione, ora avró una lettere formale con questo indirizzo. À saúde!
Finiti i festeggiamenti, ci alziamo presto da lezione, verso le 12, per andare a pasteggiare che il test scritto é alle porte. Insulto diverse volte il mio amico diabete che mi obbliga a pasteggiare, altrimenti avrei saltato amenamente il pranzo, e mi faccio una coda infinita per mangiare due grani di riso e un pescetto. Poi peró gli chiedo scusa e gli dico che in fondo gli voglio bene. Se sou assim triste é só para ti, meu amor iperglicémico.

Então, ci dirigiamo verso l'aula anfiteatro 1. Gruppo di italiani piú una palestinese-serba si dirigono compatti verso l'aula. Entrano ignorando le barriere della polizia, e iniziano la pretattica procopiaggioantiesame di pascaliana memoria. Tempo cinque minuti che il piano Schlieffen era stato partorito e iniziava ad essere applicato, ecco che ovviamente falliva perché prorompe dona professora che ci invita con modi non proprio teneri ad alzarsi e a sgomberare. Proprio vero, il piano Schlieffen non sará mai applicato nella sua interezza.
Alle 14.45 inizia l'appello, veniamo chiamati per nome, e si entra; ovviamente un sacco di gente é in ritardo e i cinogiapponesi non capiscono un cazzo. Io sono a fianco ad una sinofila e a Simona. Alla fine dovevamo per forza stare vicini, com certeza. Dopo che gli ultimi arrivati arrivano e dona professora é giá al terzo calmante altrimenti picchia qualcuno - ora che ci penso, una buona descrizione di dona Luisa Coniglio potrebbe essere Wanna Marchi - l'esame inizia, con una bella comprensione scritta. Leggi, incolla, fai associazioni e corrispendonze tra vari testi, piú qualche vero o falso. Niente di trascendentale, lo faccio anche molto rapidamente, non dovrei aver fatto castronerie, a parte l'ultimo esercizio non era difficile.
Finita questa parte, non ci fanno uscire e passiamo direttamente alla produzione scritta. Peró prima succede una cosa molto divertente. Dona professora invita un/una idiota misconosciuto a farsi vivo: aconteceu che uno anziché aver scritto sul foglio il proprio codice CAPLE ha scritto il codice dell'universitá, quindi, il suo esame verrebbe invalidato se non salta fuori e si corregge. Quindi, primo richiamo. Silêncio. Ripete, scandendo meglio le parole. Silêncio. Io penso che possa essere una babba cinese che non capisce niente quindi godo che il suo compito verrá annullato. Sale in cattedra Umberto, alza il cartão dell'universitá e sventolandolo dice che non é quello il codice. Silêncio. A questo punto affare del babbo. Inizia la seconda prova, produzione scritta. E decido di farmi bocciare a tutti i costi.
C'é da fare due lettere, una formale e una informale. La prima, max 150 parole circa, nella quale bisogna spiegare ai colleghi che si sta per cambiare lavoro, e che ci si saluta con una bella cenetta tutti assieme. Quella informale, bisogna scrivere una mail in cui si commenta a Bernardino la festa della sera prima e lo si deve invitare fuori nel fine settimana; max 70 parole.
Innanzitutto, il numero di queste parole é bassissimo. Tant'é che metá tempo l'ho passato a contare e ricontare, poi tagliare e ricontare. Poi il problema dell'argomento. Scrivo nella lettera informale che la festa era bella, stavo facendo lo scemo con delle ragazze ma a causa di un cagotto fulmineo sono scappato a casa, terribile, ma nel weekend usciamo per recuperare. Poi la farsa. Lettera formale. Cari amici, mi spiace lasciare il lavoro che ci ha unito da renderci piú amici che colleghi, ma sono uno spirito libero, mi hanno fatto una proposta "irrifiutável" - catzoooo primo grave errore, le proposte fighe sono "irrecusável" mannaccia... - dal circo di Porto (??), avró un numero tutto per me... ma non piangiamo, vediamoci nel bosco di Sintra per 3-4 banane (?????) e balliamo un po', poi piangeremo... firmato Kiki la scimmia-cannone. Zona bocciature eh?
Intanto Luisa Coniglio con passo a papera va verso un idiota al primo banco. Gli chiede con far retorico: scusa, ma é questo il tuo codice? Sí. Allora perché non rispondi babbizie quando cerco di parlare contigo??? Ti stavi per brasare il compito fosse per me calcione nel sedere e te ne torni in galizia ma oggi é giornata di grazia quindi ti lascio intero. Che babbizie fulminante-lancinante.
Dopo la consegna, breve pausa, e si riprende con la comprensão oral, il mio tallone d'Achille. La comprensione non é stata facile, questo é stato il pensiero in generale dei partecipanti. Soprattutto perché nelle registrazioni venivano usati tutti i termini presenti nelle risposte, ma magari a causa di un impercettibile "não" il senso cambiava completamente. Infatti i nippocinogiappo ci sono cascati tutti, e notavo che mentre gli europei ci prendevano in linea di massima - é difficile fare tutti tutti lo stesso errore - i risoedanti no, cannano felicemente e si compiacciono delle castronerie. Quindi, dopo una firmetta su un modulo, ci dirigiamo alla moviola, all'organização della serata, ei saluti che ormai si avvicinano. I risultati? Qualche mese. Sará una gara tra l'arrivo a casa a milano della pergamena di laurea e certificato DEPLE, sí, perché sicuro l'ho passato, ora c'é solo da capire con quanto.

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