mercoledì 27 agosto 2008

Capitolo 13, ovvero VIDA EM PARES: UMA CASA DESARRUMADA + Special Chapter #1, ovvero COMO SE DESENVOLVERAM AS RELAÇÕES COM BAU.

L'arrivo de minha irmã fu assolutamente provvidenziale. Dopo la prima settimana di energie spese a profusione su tutti i fronti - studio sollazzo pulizia (non del corpo, ma della casa) - stavo iniziando a lasciarmi andare. I piatti si moltiplicavano nel lavabo, le zozzerie per terra stavano prendendo vita, i vestiti sujos num saquinho no meu quarto iniziavano a camminare. Ed ecco che tuti risistema tutto. Il giorno dopo la festa mi limitai ad arrivare a scuola appena in ritardo, entro lo sguardo stupito dei commensali, mentre mia sora rimase in casa a descansar e non so cosa avrebbe fatto. Dopo aver preso um discreto almoço in uni, rientro in casa, col sano proposito di dormire e studiare un po'. E, miracolo dei miracoli, entro in casa che trovo una salubre aria di pulito, entro nel bagno e i porcellanoni riluccicano nel loro rosa pastello, lo chão em madeira che mi sorride e sembra emanare luce, la cucina che non é ancora pulita ma mia sorella con divisa spartana - guantilattice - e armi del mestiere - mochovileda deluxe 9000 - mi sorride e dice che ora tocca alla cozinha.
Eh devo dire che la convivenza é stata abbastanza positiva con mia sora. Come al solito, fatta di alti e bassi, pazienza, sorrisi, e applombe olimpionico, di tensioni palpabili e tranquillitá buddistica. Che ci si vuole fare, siamo fatti cosí. Forse non riusciremo mai in vita nostra ad avere un rapporto normale, ma soltanto un rapporto di molto alti e molto bassi.
I problemi che si paiono davanti a noi in questa settimana che é rimasta qui sono essenzialmente due. Il giorno prima che arrivasse in casa, giunse in casa o senhor, il buon Mario, ma questa cosa che arriva in casa senza avvertire un po' comincia a mandarmi a male. Colla fortuna che mi ritrovo, il giorno che staró amenamente trombando sul mio lettino cigolante il signor Mario arriverá e mi chiederá se ci sono ancora degli scarrafoni in giro e se le condotte del bagno perdono ancora. Então, chiacchero amenamente con lui per 5 minuti, passa in rassegna casa, tutto in ordine, bene. Gli squilla il cellulofono, intanto io giro per casa. Entro per la seconda volta in vita mia nella "sala comune", altresí detta sgabuzzino televisivo, utile solo per presenza di tv semrpe spento, modem e basta. Noto con stupore la presenza di una lavagna in sughero con attaccato qualcosa. Sul mio viso stupefatto si dipinse lo stupore. Sono le regole della casa. Mario parla. Leggo le prime regole. Poco casino, tieni pulito, non fare megaparty con rave annesso eccetera. Su questo ci siamo. Mario parla ancora. Alla regola numero 4 viene recitato quanto segue: "Cada mês que permaneça na casa, terá 2 dias de bónus, que serão oferecidos a amigos seus. Só poderá usufruir deste bónus após a estada de pelo menos dois meses". Mario parla ancora. Regola 6: "Só poderá ter no máximo uma pessoa a usar o referido bónus, que ficará no seu quarto. Será fornecido um colchão". Regola 7, numero fortunato per antonomasia: "Se quiser que o seu amigo fique mais tempo, o qual ultrapasse o bónus, terá que pagar 10€/dia. Pode ficar no máximo 15 dias. O seu amigo terá que entregar fotocopias da identificação. Nesse período o/a seu amigo deve ser conhecedor das regras e respeitá-las, caso contrario sairá imediatamente. Fará o pagamento total no primeiro dia".
Che in sostanza significa che tengo da sganciare il nogra per la permanenza di sora mia. Panico. Esco dalla casupola mantenendo applombe totale. La telefonata di Mario si conclude. Ho due secondi e mezzo per dire qualcosa di intelligente. 1 secondo. Macaco. 2 secondi. Sou um pirata, aaahhhrrr!!! 2 secondi e mezzo então, tudo bem? Ah, Mario, tenho uma coisa para dizer-te... Estão... o animal pequenino com muitos... braços? Ehm, sim, ehh, como se chamam-se, eehhh, azz come diavolo si dicono gli scarrafoni in portoguesofonico? Barahas! Ah, baratas, é verdade? Ah baratas se diz-se? Avevo la sistolica a 500, e avevo una strana voglia di saltare. Tá bem, vou trazer aqui uma casinha por isso, não tem problema. Va bene, andata. Sta di fatto che tutto ció fu la prima cosa detta a mia sora appena accasata il primo giorno. Abbiamo aperto una trattativa sul comportamento da tenere, passa la posizione silenzio-ignoranza, ovvero piano A sorella essere da non rivelare a meno di invasione di campo do senhor, piano B regole "mai lette", piano C in caso di rimostranze "cadere dal pero". Secondo problema: il mazzo di chiavi é uno solo. Quindi, o rigida vita di coppia del genere facciamo sempre tutto assieme, altrimenti é un serio problema. Siamo riusciti a vivere una vita indipendente senza dover condividere ogni secondo della nostra esistenza assieme, su questo pelo menos, dieci e lode.
Diciamo che i giorni passano senza troppi problemi, i primi con piú feeling, gli ultimi con un po' piú di malcelata tensione. Ma direi che la presenza di mia sora é stata positiva, mi ha molto aiutato, mi ha fatto mangiare con criterio, insomma, direi che é andata bene. Mi é sembrato che lei abbia avuto qualche alto e basso nell'ambientamento, ma in fondo niente che non sia stato superato facilmente. Ha conosciuto e captato l'attenzione dei miei compari, ha riscosso molto successo tanto che ancora per giorni mi avrebbero chiesto di lei, in merito ai rapporti che abbiamo, su come si sia trovata, insomma, all'esterno ha sicuramente vinto. Brava tutina, sei tonica.
Riesumando circa la questione del costo dell'appartamento, beh, o senhor riesce a spiazzare tutti i piani. Giorno 3 di permanenza di tuti, lei viene in uni con me, si piazza in cortile e studia e prende il sole. Torniamo a casa dopo lectio e pappa. Entriamo in casa e sui nostri visi stupefatti si dipinse lo stupore. Faccio per entrare in camera mia e noto che é chiusa. Io non la chiudo. Si apre solo con la chiave. Qualcuno é stato qui. O senhor. Inizio ad andare nel panico. Prendo il telemóvel e invio un messaggio a Mario. Olá como está queria saber... mas ele foi aqui em casa hoje? Resposta: Sim, e vou ficar uma outra vez. Caaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaatzooooo capo arriva e supersgamo... la gag dei piani con mia sora inizia a scricchiolare. Passa il tempo. Sono abbastanza nervosetto. Studio un po', non so. Mia sora non riesce a credere quanto sia innervosito, mi invita non tanto alla calma, quanto alla tranquillitá. Ad un certo punto sento qualcosa che si muove nella toppa delle chiavi. Il momento é giunto. Io vado verso la porta, tiro fuori la mia migliore faccia da poker. Entra Mario. Olá capo come va tudo beeeeem? Sim sim tudo beeem, mi giro un secondo, mia sorella si nasconde nell'antro della lavatrice ed espone timidamente la testa. Rompiamo il ghiaccio, Mario, ela é Martina, muito prazer, mas é italiana espanhola ou que? Não Mario, ela é a minha irmã, vai ficar aqui alguns dias, ah muito bem. Ela é muito bonita sim, aó ma chettecredi de di? Stai parlando di mia sora e quindi sciaquati la bocca col viakal quando ne parli ok? E in tutta risposta lui presenta "a sua namorada", una ragazza forse poco piú giovane di me che compare dietro di lui, bassettina, niente di che, panza da 6º mese. Beeeeeeem. Muito incinta. Dunque, ora succede l'indescrivibile. Il capo saluta, entra in una camera doppia, fa entrare la sua namorada. Chiude la porta.

Panico.

Con gesto leggero, chiude la porta a chiave.

Mi guardo con mia sorella. Non so cosa dirle. Non so cosa fare. Guardo il piatto di pasta che avevo appena iniziato. Riguardo mia sorella. Mi metto a mangiare.
Niente fiata dalla porta. Ci prendiamo qualche libertá. Mettiamo della musica. Ce la ridiamo. Ancora niente. Mia sora si chiede se sia il caso farsi una doccia. Procede. Silenzio. Dovremo uscire, mia sorella mi fa segno sull'orologio. Te la senti di stare sola non parli portoghese loro falam só em português sim sim muito beeeeeeeem, adunque a me la doccia.
Mi passavo con molto sex appeal l'acqua sui capelli bianchi chiamandoli per nome come é mio costume fare quando sento bussare e bofonchiare qualcosa mentre l'acqua faceva da tappo. Faccio finta di niente. Ormai, come va va. Alla mia uscita dalla doccia sento musica potente uscire dal mio quartinho. É andato? Sí. Come é andata? Mi ha detto due cose e ho risposto con eu não falo português. La tipa mi ha detto qualcosa. Ho detto eu não falo português e ho sorriso. Non c'é problema, sono andati senza salutare. Penso non avrebbero avuto una risposta se non eu não falo português. Beh, direi che la tua prima comunicazione in portoghese é stata aulica, stile Camões. Bene. La notte é nostra. Stasera ce la spassiamo. Con la sveltina rocky horror che ci fará spisciare dal ridere per tutta sera.


E ora lo SPECIAL CHAPTER #1!!!!!

Arf arf bau bau Le Chuck amici tutti!!! Qualcuno si chiederá il motivo di tanta simpatia tale per cui voglia dedicare il primo degli spero numerosi capitoli speciali alla mia amica bau. Ordunque, nei piú reconditi meandri del mio pensiero il primo special chapter doveva chiamarsi LIMÃO!!!(tm) ma evidentemente il tempo scorre e non sono convintissimo nell'attendere ancora il fatidico momento LIMÃO!!!(tm). Adunque, dato che il fil rouge - ma credo si dica fill rusg - del racconto fino a questo momento e soprattutto nei primi capitoli é stato appunto Dona Presidenta Laura Cavaco da Silva, allora volevo fare un po' il punto della situação e diciamo, tirare le fila del discorso.
A quanto dissi, con costei i rapporti erano decisamente scemati dopo la tragica avventura fadista dei primi giorni. Pazienza, dopo un paio di giorni di scimmia bassa, poco alla volta riusciamo a tornare a quei rapporti minimamente decenti che si dividono in 3 minuti di parole e 5 di silenzio consolatorio. Ma poi arrivarono le parti piú divertenti. Stavamo amabilmente silenziando lungo la strada che collega l'universitá alla mensa quando all'ennesimo aereo che passa a circa 50 metri dalle nostre teste noto per l'ennesima volta che ella alza la punta del suo nasino germanoportoghese e guarda il velivolo. Mah, sará una sorta di strana saudade per la terra sua, eppure mi aveva detto che il tempo in germania le faceva mediamente 'ahare... mah, come sono solito dire, chiedere é lecito, rispondere é cortesia. Ma cara ti interessi di aerei? Mi sarei aspettato un silenzio assenso, invece con voce entusiasta, mi risponde! Incredibile! Sí sí, sono molto interessata, sai, fa parte del mio lavoro. Ah il tuo lavoro... io ero rimasto ad un corso per hostess ma sei alta un metro e un citofono non ti avranno presa mai, sí esattamente cosí, peró sai, in fondo lavoro con gli aerei. Ah. Gh. E di grazia, cosa ci fai con gli aerei? Li pulisci? No no, ancora piú divertente. Io faccio il meccanico d'aerei.


Non credo esistano parole per esprimere i miei sentimenti in quel momento.


In due secondi mi faccio un lungometraggio di 3 ore pensando ai miei amici. Bella ooohh grande tazza ha trombato avanti tirate fuori il veuv cliquot del '56 avanti non lesiniamo libiamo e prepariamogli un grande scherzo felice al suo ritorno ahahahah beeeeeeeella!!! Poi: edizione straordinaria, edizione straordinaria, tazza si é trombato un meccanico d'aerei e risate a profusione, io che torno in Italia travestito da macaco per non farmi sgamare dalla vergogna mentre da MXP giá si sentono le voci dei miei amici che mi deridono... beeeeeeeella tazza si é trombato un meccanico ahahahahhahah che coglione ahahhahaha appena arriva gli facciamo un caricone ahahahaha meccaaaaaaaaaaaaaaaaaaanicoooooo ahahahahaha gli spacchiamo il veuve cliquot sulla cabeça e poi lo deridiamo ahahahahhaha sfigatttttttooooooooooooooo ghghghghhg Intanto che penso a tutto questo, mi viene smaccatamente da ridere. Ma mantengo il mio applombe ferreo e mi fingo interessato. Dunque potresti dirmi tutto sulle ultime novitá dei McDonnel-Douglas, vero? No, risponde (2 su 2, direi che siamo quasi al record del mondo) con una falsissima modestia, e si gongola del fatto che telefonando al signor AirFrance un giorno per ordinare dei pezzi di ricambio la tipa aldilá del telefono mai avrebbe pensato di dover inviare dei pezzi ad una ragazza tedesca con un cognome portoghese. E ridacchiava stentoreamente circa questa sua cosa, mentre io pensavo al capitolo 2 del lungometraggio d'essai di cui sopra, che ormai potrei intitolarlo "Turbine. Introspezione sulle conseguenze dell'essere mechanos d'aereo". Momento cool del lungometraggio é una serena trombata in una turbina con una salopette azzurrina tutta lercia di olio delle macchine, che se lo facesse Jenna sarebbe l'apoteosi della pornografia mondiale, ma il tutto traslato ad un cicciotto italiota e un miscuglio kraut-bacalhau, con conseguenti 3 nazionalitá in due persone, renderebbe la cosa un trash amatoriale e anche di scarsa qualitá. Le risate a profusione dei miei compari andrebbero peró avanti per anni, potrei sacrificare un lembo della mia dignitá dell'italia insular-meridionale per ottenere mesi e mesi e mesi di felicitá ed emiparesi facciale ai miei amici. Pensá-lo-ei.
Con la nuova scoperta i rapporti rifioriscono. Ci si vede, si parla, si silenzia, il disastro di Madrid capita a fagiolo direi cosí lei mi racconta che ha dei numeri di telefono special con cui chiederá infos di soppiatto e nuove ai chi di dovere lá all'aereoporto di Köln, e cerca di spiegarmi che solo grazie alla scatola nera potremmo mai sapere che cosa é successo - la risposta in una situazione normale sarebbe stata grazie al kleine katz tesoro, ma meglio non risvegliare l'astio tipico del meccanico tedesco d'aerei.
Ma questa nuova rinascenza non dura molto a lungo. Lei ha degli amichetti giapponesi, e sta bene, forse come pensavo l'enorme quantitá di formalitá e formaldeide contenuta nei geni alemanlusitani puó essere associata solo ai nippon. Io mi diverto un casino coi miei amici italianti e passo le pause pranzo a ridere e scherzare e non a cogitare in religioso silenzio. Ci parliamo meno. Sento nelle mie orecchie il ridere sguaiato dei miei amici la domenica ai morti. Non lo so, lascio il discorso in sospeso. Vedremo. Il piú saggio dei miei amici mi direbbe macchettefregavaiprovacialmassimoprendiunsuccosoduedipicche, io ci penso perché so che quell'amico poi mi prenderebbe tantissimo in giro la prima volta che ci vediamo, e non potrei mai dargli torto, anzi, me la riderei anche io. Ci penseró, peró, é una promessa. E comunque vada, buon LIMÃO(tm) a tutti!!!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

se te la trombi ti prendo in giro io: il meccanico d'aerei crucco-lusofono!!! eheheh!

kazam82 ha detto...

Tranquilli tutti, non si corre piú il rischio, é partita e non ci siamo neanche salutati... per ora il giro meccanico l'ho saltato.... ;P